Obiettivo generale

Un distretto di economia solidale, basato sulla multifunzionalità dell’agricoltura, replicabile e scalabile

L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un distretto di economia solidale basato sulla multifunzionalità dell’agricoltura, replicabile e scalabile, che riunisca aziende agricole, operatori sociali, consumatori e soggetti fragili in un circolo virtuoso capace di favorire l'inserimento lavorativo in modo continuativo e stabile di questi ultimi, tutelare l’agrobiodiversità del territorio e incoraggiare pratiche di consumo consapevole.

Obiettivi specifici

Perfezionamento del modello di gestione di una rete di agricoltura sociale, che si vuole il più possibile scalabile, sostenibile e replicabile.

Azioni e Risultati attesi

Azione 1
Progettazione, Coordinamento e Monitoraggio

L’attività di analisi, monitoraggio e valutazione verrà realizzata in collaborazione con i ricercatori del Centre of Development Studies della University of Cambridge, e si susseguiranno nel corso dei tre anni di progetto, in modo da valutare l’andamento in corso d’opera ed eventualmente operare delle modifiche sulla base dei dati ottenuti. Le attività comprenderanno questionari per la parte quantitativa, interviste selezionate con esecutori e beneficiari del progetto (diretti e indiretti) e un focus group speciale con beneficiari diretti per la parte più qualitativa.

Convegno a Cambridge
Report finale

Azione 2
Percorsi di formazione e inserimento lavorativo

Suddivisi in due percorsi paralleli , i soggetti individuati beneficeranno di un corso di formazione tecnico-professionale di 100 ore incentrato sul riconoscimento e sulla valorizzazione dei prodotti e della cultura agroalimentare locale. La formazione sarà erogata dall’Agenzia Provinciale per l’Orientamento, il Lavoro e la Formazione – partner di progetto nonchè ente accreditato presso la Regione Lombardia - e sotto la guida di docenti e chef senior ed in sinergia con le competenze e attività dell’Orto Botanico e del DSTA (Università di Pavia).

18 soggetti formati
6 contratti a tempo indeterminato

Percorso di ortoterapia presso Coop. Treottouno - Voghera

La Coop. 381 a Voghera accoglierá 2 beneficiari in un percorso ortoterapeutico per la coltivazione orticola. La modalità contrattuale sarà il tirocinio formativo retribuito, di durata semestrale, in conformità con la stagionalità tipica dell’attività agricola. Per tutta la durata del tirocinio i beneficiari saranno seguiti da un tutor (maestro di lavoro) che li assisterà nell’attività in campo, e da uno/a psicologo/a, che ne monitorerà l’andamento psico-educativo.

Percorso di ortoterapia presso Circolo ACLI - Dorno

Parallelamente all’attività di inserimento presso la Coop 381, 4 tirocini formativi saranno attivati per altrettanti beneficiari da impiegare nella coltivazione di erbe alimurgiche presso l’appezzamento di proprietà di ACLI Pavia a Dorno. Come i tirocini formativi, anche le borse lavoro avranno durata semestrale per rispondere alle esigenze stagionali dell’attività agricola.

Percorso di ortoterapia presso Comunità educativa Coop. Famiglia Ottolini - Mulino di Suardi

Il terzo percorso formativo avrà luogo presso la tenuta agricola della Comunità educativa Mulino di Suardi, che accoglie minori e giovani italiani e stranieri in situazione di difficoltà e rischio di emarginazione allo scopo di garantirne e promuoverne il benessere psicofisico e favorirne l’inserimento scolastico, sociale, culturale e lavorativo.

Creazione e realizzazione di un centro di raccolta e stoccaggio presso Pavia

La Coop Balancin provvederà a stoccaggio e logistica per tutta la rete di soggetti produttori attraverso la sede di Via Villa Eleonora 7, presa in affitto e messa in funzione a partire dal mese di luglio 2018. Il magazzino diventerà a tutti gli effetti un "hub", nel quale le produzioni provenienti dai soggetti del territorio verranno stoccate, conservate secondo le prescrizioni normative e distribuite. a partire dai due punti vendita gestiti a Pavia e Voghera.

Azione 3
Coltivazione di piante spontanee alimurgiche e conservazione sementi (seed banking)

Il progetto prevede una suddivisione dei terreni tra coltivazione di piante spontanee alimurgiche e coltivazione di varietà orticole e cerealicole stagionali, tra le quali anche varietà locali tradizionali come il “fagiolo del diavolo” (Phaseolus coccineus), o la zucca Bertagnina di Dorno (Cucurbita maxima), o il mais tipo Marano tradizionale pavese (Zea mays), con la finalità di favorire il recupero dell’agrobiodiversità locale e creare nuovo reddito.

9 erbe alimurgiche coltivate

Azione 4
Partecipazione ed educazione ambientale

Per garantire una sostenibilità di lungo periodo alla produzione agroalimentare prevista, nonché i risultati attesi in termini di impatto sulle pratiche di consumo alimentare del territorio di riferimento, il progetto prevede una serie di azioni legate al tema della partecipazione e dell’educazione alimentare finalizzati a favorire una cultura democratica e un’etica del consumo

laboratori di cittadinanza attiva
Percorsi ASL
Laboratori per bambini
Eventi gastronomici