Le erbe alimurgiche

Tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale nel territorio pavese

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Coltivazione di piante spontanee alimurgiche e seedbanking

I semi solo parzialmente prelevati in natura e secondo protocolli standard di seed collecting riconosciuti a livello internazionale dalla FAO, saranno studiati e conservati dalla Banca del Germoplasma Vegetale dell'Università di Pavia, che alla fine della sperimentazione definirá un protocollo di coltivazione di almeno 8-9 erbe spontanee


Tarassaco

Il tarassaco più che con il suo nome botanico è noto con mille appellativi comuni che ne dimostrano l’enorme diffusione: “dente di leone”, “soffione”...

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Silene

La Silene rigonfia è una piccola pianta (alta fino a 60 – 70 cm; massimo 100 cm) perenne e glabra, dai caratteristici fiori chiamati “bubbolini”...

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Borragine

Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall’arabo abu araq...

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Malva

Il nome deriva dal latino malva ed ha il significato di molle, perché dai tempi più antichi se ne riconoscono le proprietà emollienti...

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Papavero

Il nome generico deriva da quello latino Papaverum = papavero, il nome specifico dal latino Somniferum=portatore di sonno...

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Luppolo

Humulus dal latino humeo = essere umido, perché la pianta preferisce il suolo umido. Lupulus: diminutivo di lupus salicarius (Plinio)...

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Ortica

Il nome Urtica deriva probabilmente dal latino urere, bruciare, a indicare l’effetto delle sostanze irritanti contenute nei peli...

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Costolina

Il nome scientifico dell’Hypochaeris radicata, dato alla pianta da Linneo, fa riferimento all’apprezzamento dei maiali...

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